Origine di San Valentino

Il 14 febbraio di ogni anno si celebra la festa degli innamorati, conosciuta anche come San Valentino. In questa giornata, di solito, si celebra l'amore regalando alla propria persona cara pensieri, fiori, cene romantiche o soggiorni speciali. La festa è diffusa in gran parte del mondo, ma presenta divieti legali in alcuni Paesi del Medio Oriente, tra gli Stati arabi e in Russia. È, invece, una tradizione consolidata soprattutto in Europa, nelle Americhe e in Estremo Oriente.

Se da un lato molti conoscono la festa degli innamorati, dall’altro sono poche le persone che sono a conoscenza della vita di San Valentino e del significato profondo di questa ricorrenza che si basa su una storia ricca e lunga. L'origine di questa festività, infatti, ha radici antiche e ci spiega il motivo per cui Valentino è considerato il santo degli innamorati.

San Valentino e la leggenda della festa degli innamorati

La leggenda di San Valentino vede come protagonista il vescovo cristiano Valentino da Terni, il quale fu anche martire e santo. Egli, secondo la leggenda, nacque nel 176, a Interamna Nahars (l’attuale Terni) e morì il 14 febbraio del 273, a Roma.

È venerato come il patrono degli innamorati e, in suo onore, il 14 febbraio si celebra la famosa festa degli innamorati.

Valentino e il Cristianesimo

Valentino nacque in una famiglia patrizia e, dopo la conversione al Cristianesimo, fu ordinato vescovo di Terni nel 197, a soli 21 anni. Nel 270 si recò a Roma per diffondere il Vangelo e cercare di convertire i pagani. Durante questa visita l'Imperatore Claudio II lo invitò ad abiurare la sua fede, ma Valentino rifiutò e cercò addirittura di convertire l'imperatore al cristianesimo. Claudio II, sebbene arrabbiato, lo graziò dalla prigionia e dall'esecuzione capitale, forse a causa delle sue nobili origini, e lo affidò a una nobile famiglia della città.

L’arresto, il martirio e la decapitazione del vescovo Valentino

La sua popolarità cresceva costantemente nel corso degli anni ed era profondamente amato dalla popolazione: la sua fama, infatti, cresceva in tutto l’impero. Il Vescovo Valentino fu arrestato di nuovo durante il regno dell'imperatore Aureliano, durante le persecuzioni contro i cristiani. Egli fu catturato dai soldati romani e fu condotto fuori dalla città. Subì il martirio e la decapitazione per mano del soldato Furius Placidus, su ordine dell'imperatore Aureliano. La sua decapitazione avvenne il 14 febbraio 273, all'età di 97 anni, e le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni, dove sorge oggi la basilica costruita in suo onore. Egli dedicò la sua vita alla comunità cristiana e alla città di Terni, in cui infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Papa San Feliciano lo consacrò vescovo della città nel 197, e Valentino divenne il patrono dell'amore in tutto il mondo.

La diffusione della festa di San Valentino, soprattutto in Francia e in Inghilterra, vide il contributo significativo dei benedettini attraverso i loro numerosi monasteri, avendo essi, dalla fine della seconda metà del VII° secolo., la custodia della basilica di San Valentino a Terni.

San Valentino e il suo legame con gli innamorati

Ci sono numerose storie legate alla vita di San Valentino, le quali si sono intrecciate nel corso del tempo e hanno portato a consolidare l'associazione del suo nome con quello degli innamorati. Vediamone alcune.

San Valentino e la pacificazione di due innamorati in lite

Una di queste affascinanti narrazioni racconta che un giorno San Valentino sentì litigare due giovani fidanzati che passavano vicino al suo giardino. Si avvicinò loro con una rosa, pregandoli di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della stessa, facendo attenzione a non pungersi, e chiedendo al Signore di preservare eternamente il loro amore. La loro storia d'amore prosperò e, successivamente, chiesero al santo la benedizione per il loro matrimonio. Quando la storia si diffuse, molti iniziarono a fare pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese, successivamente ristretto solo a febbraio, poiché in quel giorno nel 273 San Valentino morì.

Esiste anche una variante di questa storia. San Valentino ristabilì l'amore tra i due giovani facendo volare intorno a loro diverse coppie di piccioni. Questo gesto dette origine alla famosa espressione piccioncini, che viene usata ancora ai giorni nostri per indicare le coppie di innamorati che si scambiano affettuose dimostrazioni d'amore.

San Valentino e la celebrazione del matrimonio tra una cristiana e un centurione

San Valentino è venerato come il patrono degli innamorati in quanto, secondo la leggenda, fu il primo religioso a celebrare l'unione tra Sabino, un legionario pagano e Serapia, una giovane cristiana. Malgrado l'opposizione dei genitori di Serapia al matrimonio, Valentino, richiamato dal soldato al capezzale della ragazza, battezzò prima il centurione e poi celebrò le nozze.

San Valentino, per questo motivo, è considerato anche il protettore dei matrimoni. La cerimonia si svolse rapidamente, poiché la giovane era malata, e i due sposi morirono insieme mentre Valentino li benediceva. La tragedia si concluse con il martirio del celebrante.

San Valentino e la fanciulla povera

Un’altra leggenda, invece, vuole che il santo abbia donato a una fanciulla povera una somma di denaro necessaria come dote per il suo sposalizio, che altrimenti non si sarebbe potuto celebrare, esponendo la ragazza, priva di sostanze e di altro sostegno, al rischio della perdizione.

Questo generoso dono, frutto di amore e rivolto all’amore, sarebbe alla base della tradizione che portò a considerare il santo Vescovo Valentino il protettore degli innamorati.

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